FLOOD

FLOODFLOOD – La comandante Nora Sokolova non è tipo da rifiutare un incarico o una missione, non importa quanto pericolosi. Ciò che le sta a cuore è vendicarsi del proprio passato. Per questo, è disposta a trasportare un carico di passeggeri davvero particolari alla volta di un gigantesco pianeta ricoperto quasi per intero da un unico e tempestoso oceano: Flood. Un pianeta dichiarato “impossibile da terraformare”. Impossibile anche per la Comandante evitare di porsi domande, sui passeggeri e sulla strana destinazione. E sui veri motivi di quella spedizione…

 

Pubblicazione numero 57 della collana “CHEW-9” edita da Delos Digital, “Flood” è il terzo mio contributo personale alla serie. Dall’ 8/2/2022 in tutti gli store della galassia (e oltre).

 

INFERNO A QUATTRO STELLE

Inferno a quattro stelle, grazie al lettore che ne ha assegnate ben cinque al mio racconto “Inferno solo andata”: valutazione lusinghiera per la quale ringrazio (e ringrazia anche il mio morale).  Ne approfitto per incoraggiare i lettori a lasciare anche una recensione: quello che vi è piaciuto e quello che non vi è piaciuto (sigh), ogni indicazione è utile per me.

Nel contempo, giusto per ricapitolare:

“Inferno solo andata”, racconto numero 53 della serie “The Tube Exposed”, dal 4 Maggio sul binario di Delos Digital nonché sugli scaffali virtuali dei migliori store elettronici. E’ il mio sesto contributo alla saga; ripercorre i miei temi preferiti (anche le mie “gag” preferite) con qualche ambizione metaforica in più. Stiamo tutti attraversando un periodo particolare e non per un solo aspetto: per uno, principalmente, ma anche per tanti altri. Ecco, il protagonista di questo racconto è un non-eroe dei nostri giorni; un “campione” ma soltanto in termini di studio. Preparatevi a un viaggio dai molti livelli, a una discesa agli inferi di una mente più devastata dalle proprie paure che dal Morbo…

I biglietti per l'”Inferno solo andata” si possono trovare qui:

 

  • Inferno a quattro stelle
    Nuova valutazione “Inferno solo andata”

STORIE DI CANZONI: NOTHING ELSE MATTERS

Storie di Canzoni: Nothing Else Matters - Metallica
Il lato romantico del “Black Album”

 

Il titolo non tragga in inganno: scrivendo “Storie di Canzoni: Nothing Else Matters” non intendo sostenere l’assoluta importanza dell’ottimo sito “Storie di Canzoni” (che importante lo è, se non desiderate fermarvi alla superficie dei vostri brani preferiti); l’intenzione, viceversa, è quella di presentare una nuova incursione di stampo metallico – QUI la precedente – nel medesimo ambito.

Invitato e autorizzato sempre da Davide Pezzi, certosino curatore del sito e amico personale, racconto le vicende attraverso le quali i Metallica arrivano alla registrazione del cosiddetto “Black Album” (i perchè e i percome del “cosiddetto” li trovate nell’articolo, of course), all’interno del quale si trova una delle ballate più famose dell’intera storia del Metal: “Nothing Else Matter”, scintillante faro romantico nell’oscurità perenne della band simpaticamente ribattezzata “The Four Horsemen” (I Quattro Cavalieri dell’Apocalisse).

Per l’occasione, ricapitolo le vicende antecedenti alla registrazione dell’album per consentire sia ai fan che agli agnostici (prima ascoltate la canzone, donne e uomini di poca fede metallica…) di meglio assaporare la genesi anche rocambolesca del brano in questione e dell’album stesso.

Se non volete scrivere www.storiedicanzoni.it il link… l’avete appena superato.

Buona lettura (e ascolto).

INFERNO A TRE STELLE

Inferno a tre stelle: non si tratta di una nuova catena alberghiera che offre prestazioni tormentose (idea per un altro racconto, magari) ma di una prima valutazione ottenuta da “Inferno Solo Andata” su Amazon. Voto secco, senza recensione: comunque positivo. Ringrazio il lettore.

Nel contempo, giusto per ricapitolare:

“Inferno solo andata”, racconto numero 53 della serie “The Tube Exposed”, dal 4 Maggio sul binario di Delos Digital nonché sugli scaffali virtuali dei migliori store elettronici. E’ il mio sesto contributo alla saga; ripercorre i miei temi preferiti (anche le mie “gag” preferite) con qualche ambizione metaforica in più. Stiamo tutti attraversando un periodo particolare e non per un solo aspetto: per uno, principalmente, ma anche per tanti altri. Ecco, il protagonista di questo racconto è un non-eroe dei nostri giorni; un “campione” ma soltanto in termini di studio. Preparatevi a un viaggio dai molti livelli, a una discesa agli inferi di una mente più devastata dalle proprie paure che dal Morbo…

I biglietti per l'”Inferno solo andata” si possono trovare qui:

The Tube Exposed_53
Quando esce di casa, quella mattina, Paolo Moretti ha un piano ben preciso da seguire. Nulla deve impedirgli di raggiungere lo scopo, ogni mezzo è lecito. Sarà premiato ben oltre i suoi demeriti.

INFERNO SOLO ANDATA

“Inferno solo andata”, racconto numero 53 della serie “The Tube Exposed” è in arrivo dal 4 Maggio sul binario di Delos Digital nonché sugli scaffali virtuali dei migliori store elettronici. E’ il mio sesto contributo alla saga; ripercorre i miei temi preferiti (anche le mie “gag” preferite) con qualche ambizione metaforica in più. Stiamo tutti attraversando un periodo particolare e non per un solo aspetto: per uno, principalmente, ma anche per tanti altri. Ecco, il protagonista di questo racconto è un non-eroe dei nostri giorni; un “campione” ma soltanto in termini di studio. Preparatevi a un viaggio dai molti livelli, a una discesa agli inferi di una mente più devastata dalle proprie paure che dal Morbo…

I biglietti per l'”Inferno solo andata” si possono trovare qui:

The Tube Exposed_53
Quando esce di casa, quella mattina, Paolo Moretti ha un piano ben preciso da seguire. Nulla deve impedirgli di raggiungere lo scopo, ogni mezzo è lecito. Sarà premiato ben oltre i suoi demeriti.

QUELLO CHE LE CANZONI NON DICONO

“Quello che le canzoni non dicono” è – ovviamente – il “dietro le quinte”. Ogni canzone racconta una storia e Davide Pezzi, giornalista da sempre appassionato di musica e autore di questo volume (nonché certosino curatore del prezioso sito “storiedicanzoni.it”) ama raccontare la storia “prima” della canzone: come è nato quel brano, da dove è arrivata l’ispirazione, quanto c’é stato di casuale oppure se si è trattato del colpo di genio di una vita. Le oltre 300 pagine del libro sono un juke-box (se preferite, un lettore MP3 cartaceo) che ‘suona’ notizie documentate su altrettanti celeberrimi “hit”. Scritto con competenza e passione e narrato con stile scorrevole e pacatezza, è una lettura piacevolissima che immerge, alla fine, in un quadro di quadri. Tracciando il disegno intricato di tanti momenti significativi, piccoli e grandi, personali e storici.

Storie di canzoni
Quello che le canzoni non dicono, lo racconta questo libro.

UN BRANCO DI ANIMALI DIRETTI ALLA TORRE

Un Branco di Animali diretti alla Torre, ovvero movimenti in classifica (Amazon) per tre dei miei racconti horror: “Paranoia Park: Il Branco”, “Animali” e “La Torre”. Grazie a chi ha voluto lasciarsi tentare da queste piccole gemme sanguinanti e da chi, magari incuriosito da questo post, vorrà incuriosirsi a propria volta. A proposito: per un consiglio personale (se vi va), date un’occhiata anche a “Just Ice”. Stessa serie stesso tema solo… “Just” una sfumatura di amaro in più. Senza tralasciare gli ingredienti ormai classici di ogni buon zombie-racconto.

Tutto reperibile QUI, QUI e QUI (nell’ordine, Amazon – Delos Store – Delos Digital).

Galleria copertine:

Un Branco
Un Branco
di Animali
di Animali
diretti alla Torre
diretti alla Torre
JUST ICE - The Tube Exposed # 33 - Delos Digital
Just Ice – La Giustizia è un piatto che si serve a freddo. Molto freddo.

MURDERBOT – I DIARI DELLA MACCHINA ASSASSINA

MURDERBOT – I diari della macchina assassina.

  • Prima di ritornare ad affliggere con le mie cosiddette opere, pubblico anche qui la recensione che ho volentieri scritto per “Murderbot – I diari della macchina assassina” di Martha Wells.

Sono doppiamente contento d’avere letto e acquistato questo volume: ho avuto modo di conoscere un’autrice per me nuova e immergermi in una lettura piacevole, intrigante e tutt’altro che di ordinaria routine fantascientifica. Il termine ‘routine’ non è casuale: Wells miscela abilmente ingredienti oramai classici con sapori e (mal)umori decisamente moderni. Il risultato, grazie anche alla vena ironica dosata con sapienza, è scorrevole e solo in apparenza leggero; azione e riflessione si alternano o procedono appaiati senza stacchi o forzature. Del resto (ho detto ‘routine’?) Murderbot è una macchina assassina, ovvero una creatura sintetica assegnata, su ingaggio a pagamento, alla sicurezza dei clienti; quello che leggiamo qui, appunto, è il suo diario di lavoro, unitamente all’ininterrotto flusso  autocosciente di informazioni-ragionamenti della macchina stessa.

Perfetta, come security (anche come assassina, peraltro…); imperfetta come macchina: non incorro in uno spoiler anticipando che Murderbot ha hackerato il sistema di controllo che la obbliga all’assoluta ubbidienza agli umani e alla Compagnia. Svolge dunque il proprio lavoro con diligenza assolutamente volontaria, cercando di ‘ritagliare il tempo’ utile per dedicarsi a quello che è il suo vero e principale interesse, ovvero scaricare e visionare serial televisivi.

Da questo spunto di partenza, già di per sé ricco e intrigante, Wells si immerge nella pacata descrizione delle quotidiane vicende di lavoro di Murderbot, in particolare del suo complesso rapporto con gli umani (non le dispiace aiutarli ma se potesse evitarne la presenza…), aggiornando la positività scientifica e narrativa di Asimov alla complessità amara del presente e del futuro che potrebbe conseguirne.

  •  Citazione preferita (tra tante): “Pensai che si stessero facendo prendere dalla paranoia; pur avendo comunque l’ausilio delle interfacce, le parole occorre comunque leggerle – preferibilmente tutte. A volte, gli umani aumentati non lo fanno. A volte non lo fanno nemmeno gli umani aumentati”.

P.s.: nella foto allegata, l’Autrice tiene un reading ad alcune macchine. 😊

P.s. 2: Martha Wells ha vinto un Premio Nebula, due Premi Hugo, due Premi Locus e compare nella lista degli autori bestsells sia di USA Today che del New York Times. Così, per dire.

Martha Wells has written many fantasy novels, including The Books of the Raksura series (beginning with The Cloud Roads), the Ile-Rien series (including The Death of the Necromancer) as well as YA fantasy novels, short stories, media tie-ins (for Star Wars and Stargate: Atlantis), and non-fiction. Her most recent fantasy novel is The Harbors of the Sun in 2017, the final novel in The Books of the Raksura series. She has a new series, The Murderbot Diaries, published by Tor.com. Was also the lead writer for the story team of Magic: the Gathering‘s Dominaria expansion in 2018. and has won a Nebula Award, two Hugo Awards, an ALA/YALSA Alex Award, two Locus Awards, and her work has appeared on the Philip K. Dick Award ballot, the BSFA Award ballot, the USA Today Bestseller List, and the New York Times Bestseller List. Her books have been published in sixteen languages.

Murderbot - I diari della macchina assassina
Martha Wells legge ai robot…

 

STORIE DI CANZONI: LOSING MY RELIGION

L’imprescindibile sito Storie di Canzoni (www.storiedicanzoni.it) pubblica un immodesto contributo del sottoscritto, dedicato a “Losing My Religion” dei R.E.M.: obiettivo del sito e dell’articolo, uno sguardo dietro alle quinte, la realizzazione del brano tra processo artistico e curiosità. Nel caso specifico di questa canzone anche uno sguardo alla non ancora sopita ridda di interpretazioni sul significato (o sui significati) del testo, in primis il verso del titolo. A distanza di quasi trent’anni dall’uscita dell’album che la contiene (dal titolo già metaforico: “Out of Time”) i R.E.M. sono ancora impegnati a indicare il giusto percorso.

E lo fanno. Alla loro maniera, però

I dettagli, nell’ARTICOLO. Buona lettura.

P.s.: un sentito ringraziamento a Davide Pezzi, curatore, redattore e, soprattutto, amico.

P.s..II: per un veloce promemoria sul resto della mia produzione, LINK.

Storie di Canzoni: Losing My Religion
Storie di Canzoni: Losing My Religion

DELIRIO IN ALTA CLASSIFICA

Delirio in alta classifica: si materializza al numero 6, nella sezione dedicata ai racconti brevi, “I Cancelli del Delirio“, uscita nr. 28 della mitica serie “Chew-9” creata e curata da Franco Forte per Delos Digital (*).

Sinossi veloce (no spoiler): Quando i cancelli del delirio si spalancano, entrare non è una scelta, uscire non è un’opzione. E quello che resta in mezzo, eventualmente, è la realtà.La terrazza di un palazzo misterioso, eretto a sfidare le gigantesche onde di un oceano senza confini; una cella dalle pareti cangianti, nascosta in un tempio; un giardino rigoglioso, adagiato in un cratere lunare. Hannah apre gli occhi e neppure ricorda il suo nome: rimettere insieme i pezzi, poi, sarà soltanto doloroso. Il dolore magnifico e insormontabile del Chew-9, la droga del benessere.

Detto tutto, anticipato niente. Accomodatevi, per il Delirio in alta classifica i Cancelli sono spalancati…

Disponibile sulle pagine di Amazon, Delos Store e Delos Digital, insieme agli altri racconti che recano – casualmente – il nome del sottoscritto in copertina alla voce autore nelle collane “The Tube Exposed” e “Chew-9” (dettaglio qui sotto) ai seguenti, imprescindibili, recapiti link:

per AMAZON andate QUI;

per DELOS STORE volate QUI;

per DELOS DIGITAL navigate QUI.

 

(*) Per Delos Digital ho pubblicato anche, nella serie The Tube Exposed i racconti Paranoia ParkParanoia Park: Il Branco (2014); La torre (2015); Animali (2016); Just Ice (2017). Nella serie Chew-9, sono apparsi I cancelli del cielo (2014) e Mandato di cattura (2015).

I Cancelli Del Delirio
I Cancelli Del Delirio
Classifica Amazon racconti brevi SF 26062020
Classifica Amazon racconti brevi SF 26062020