RESURRECTION – la serie

Ammetto che parlare di RESURRECTION – la serie (ancora, l’avevo già fatto QUI) nel periodo natalizio potrebbe sembrare incongruo o fuori tempo. In realtà, questa serie di racconti affronta un tema decisamente svincolato da momenti o epoche particolari, pur racchiudendo in sé un grande tema etico: cambiare mente, inteso alla lettera. In senso materiale. Ambientato in un ipotetico anno 2076 dove i progressi ottenuti dalla scienza nel campo della neuro-rigenerazione delle cellule cerebrali permettono di (ri)costruire un cervello nuovo e integro partendo da un cervello danneggiato (ovvero da un paziente in stato di morte cerebrale), “Resurrection” racconta le eventuali conseguenze e ricadute di una simile possibilità e riflette sugli aspetti morali del ‘richiamare in vita’ ciò che è stato scientificamente dichiarato ‘morto’.

Un passo avanti al mostro del professor Frankenstein e uno prima degli Zombie di Romero, il Rinato (protagonista involontario che dà anche il titolo al primo episodio) indaga in controluce su quella che in partenza appare come una meravigliosa opportunità ma nasconde un terribile prezzo da pagare.

Pubblicata in formato e-book da Delos Digital (dunque reperibile in primis nel curatissimo sito dell’Editore oltre che nei principali store online) la serie è suddivisa in cinque parti rispettivamente intitolate “Il Rinato”, “Impatto”, “Partita di Caccia”, “Allineamento”, “L’Altro”.

Inevitabile e conseguente conclusione: se siete incuriositi, preparatevi ad affrontare un’avventura che vi porterà a cambiare tempo, spazio, nozioni e soprattutto… a cambiare (sempre alla lettera) la vostra mente!

RESURRECTION - Un passo avanti per la specie umana o solo una nuova opportunità di inganno?
“RESURRECTION” – La serie che può cambiare la vostra mente. Alla lettera. Primo Episodio.
Un passo avanti per la specie umana o solo una nuova opportunità di inganno?
“RESURRECTION” – La serie che può cambiare la vostra mente. Alla lettera. Secondo episodio.
RESURRECTION - Un passo avanti per la specie umana o solo una nuova opportunità di inganno?
“RESURRECTION” – La serie che può cambiare la vostra mente. Alla lettera. Terzo episodio.
RESURRECTION - Un passo avanti per la specie umana o solo una nuova opportunità di inganno?
“RESURRECTION” – La serie che può cambiare la vostra mente. Alla lettera. Quarto episodio.
RESURRECTION - Un passo avanti per la specie umana o solo una nuova opportunità di inganno?
“RESURRECTION” – La serie che può cambiare la vostra mente. Alla lettera. Quinto episodio.

SPAZIO/LUNA E OLTRE (SE NON BASTA)

SPAZIO/LUNA e oltre (se non basta): antologia che raccoglie i finalisti del quindicesimo concorso Nuovi Autori di Science Fiction (trovate tutto in merito – e molto di più – sul sito di Assonuoviautori.org), riuniti attorno al tema dell’anno, anzi, del cinquantenario. IL cinquantenario: la conquista della Luna, il primo uomo sul satellite, la missone Apollo 11, il piccolo grande passo; insomma, l’evento che rappresenta il definitivo inizio dell’espansione della specie umana nello Spazio. Giusto, sbagliato, soldi gettati nel vuoto cosmico, impresa imprescindibile (eccetera, eccetera)? Il dibattito è ancora aperto e duraturo; la parte migliore sono gli spunti che il viaggio spaziale offre da sempre agli scrittori e a quelli di SF in particolare; miglior temo non poteva esserci per il concorso di quest’anno, miglior ‘boccone’ non si poteva lanciare ai famelici partecipanti.

Il risultato è racchiuso in 225 pagine, dense di fantasia ovvero del propellente ideale per un viaggio lungo e ricco di varianti sul tema (la raccolta include anche i finalisti per la sezione micro-racconti: nutrimento in pillole, da veri astronauti); menzione doverosa degli autori, capitanati dalla vincitrice assoluta Ida Dainese: (racconti lunghi) Nicola Catellani, Guido Pacitto, Valentino Poppi, Enrico Teodorani, Alessandro Mazzi, Axa Lydia Vallotto, Federico Pavan, Roberto Masini, Marco Daniele, Giuseppe Sardano, Andrea Perina, Massimo Tessitori, Gaetano Police, Andrea Montalbo’, Max Firinu, Antonio Ognibene, Fabrizio Di Filippo, Luigi Viazzo, F. T. Leo, Roberto Paradiso, Marco Bertoli, Daniele Missiroli, (micro-racconti N.A.S.F.) Marco Daniele, Julio Basile, Werfuzz, Qfwfq, Daniele Missiroli, Khann, Luca Menca, Ndr 60, Psywry, Jormungaard, Sillogia, YakFeroce, Cenwyn, Mario Flammia, Dixit, Aurora Gallo, Franco Argento, Antonio Ognibene.

Altro da dire? No, indossate le vostre tute, respirate a fondo e controllate lo status del vostro angolo lettura preferito. Al resto, pensiamo noi (prima, fate il biglietto QUI).

Destinazione: SPAZIO/LUNA e oltre (se non basta). Buon viaggio (interstellare)!

N.A.S.F. 15 Spazio/Luna
Antologia 15° concorso N.A.S.F.

MATERA (NERA, NEL SENSO DI NOIR)

MATERA (Nera, nel senso di noir), ovvero: non fatevi scappare questa preziosa – e già raccomandata in un precedente articolo – antologia di racconti thriller a cura di Oriana Ramunno. Undici gemme oscure racchiuse nel medesimo scrigno e forgiate nel medesimo luogo, Matera. Una dedica collettiva in noir alla capitale europea 2019 della cultura. Ogni racconto presenta differenti protagonisti che vivono le proprie vicende nel corso di differenti epoche storiche;  ma sempre all’interno dello scenario unico e irripetibile di Matera (Nera, nel senso di noir). Diversamente dal solito non faccio finta di “passare di qua” per caso: partecipo di proposito e in piena consapevolezza con il racconto “Memoria Insufficiente”,  insieme ad altri dieci, eccellenti, autori. In rigoroso ordine alfabetico, Luigi Brasili, Emilio Daniele, Lorenzo Fontana, Marco Ischia, Macrina Mirtì, Alberto Odone, Laura Scaramozzino, Antonio Tenisci, Andrea Tortoreto, Elena Vesnaver.

Curatissima edizione cartacea disponibile, ordinabile, inseguibile nei migliori store online (PER ESEMPIO QUAGGIU’)

Per quanto ovvio, rigorosamente reperibile anche nel sito della casa editrice: BERTONIEDITORE

Copertina (nera, nel senso di noir):

Matera Nera a cura di Orana Ramunno
AA.VV. – Matera Nera – a cura di Oriana Ramunno – Bertoni Editore

SPAZIO / LUNA (ANTOLOGIA PER UN 50°)

“SPAZIO / LUNA” – Con questo titolo esce l’antologia che raccoglie i racconti finalisti al quindicesimo concorso Nuovi Autori Science Fiction (per brevità detto N.A.S.F. 15), capeggiati dalla vincitrice assoluta Ida Dainese. Include – che ve lo dico a fare? – anche il sottoscritto con il racconto “Missione Commerciale”.  225 pagine di purissima Fantascienza, tutte dedicate al 50° anniversario del primo uomo sulla Luna e declinate lungo l’asse Spazio / Luna che costituisce il tema del concorso oltre che il titolo dell’antologia.

Per Natale (o per qualsiasi occasione o anche – soprattutto – senza necessità di particolari occasioni) regalate/Vi un lungo e avventuroso allunaggio, acquistabile QUI

 

N.A.S.F. 15 Spazio/Luna
Antologia 15° concorso N.A.S.F.

MATERA NERA

“MATERA NERA”, antologia di racconti thriller a cura di Oriana Ramunno: undici gemme oscure dedicate a Matera, alla capitale europea 2019 della cultura. Ogni racconto propone differenti protagonisti, differenti epoche storiche ma sempre all’interno di questo scenario unico e irripetibile. Per una volta non faccio finta di “passare di qua” per caso: partecipo consapevole con il racconto “Memoria Insufficiente” insieme ad altri dieci, eccellenti, autori: Luigi Brasili, Emilio Daniele, Lorenzo Fontana, Marco Ischia, Macrina Mirtì, Alberto Odone, Laura Scaramozzino, Antonio Tenisci, Andrea Tortoreto, Elena Vesnaver.

Presto nelle migliori librerie e già prenotabile QUI

Matera Nera - undici passi nel Thriller
AA.VV. – Matera Nera – a cura di Oriana Ramunno – Bertoni Editore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ PASSATO PIU’ DI UN ANNO

E’ passato più di un anno. Quattordici mesi che non frequento questo spazio. Accidenti. Non va bene, gli spazi sono fatti per essere riempiti: ma ho sempre sofferto di deficit invasivo. E  anche se è passato più di un anno e un congruo numero di cose sono successe (non tutte per mia volontà, fortunatamente) non riesco a trovare la voglia di fare un riassuntino del tipo “fatto questo, detto quello”; nessun giudizio, solo un mio problema. Ah e dulcis in fundo sono anche un pessimo propagandista di me stesso (neppure questa una novità): lo faccio di rado e penso che eviterò di farlo anche in questo post. L’immagine qui sotto? Un racconto eccellente, un “giallo” degno di questo appassionante genere e del premio che gli è stato attribuito, il Premio Tedeschi. Altresì scritto da un grande autore, Roberto Mistretta (se non lo conoscete, affrettatevi. Affollatevi. Atevi, insomma).

INCIDENTALMENTE questo solare volumetto contiene, in appendice, anche un racconto del sottoscritto dal titolo “Stazioni” (a mia volta vincitore del premio I Sapori del Giallo edizione 2018). Altre info?  Già in edicola dallo scorso Luglio – comunque reperibile su ordinazione – e ovunque nel web in versione elettronica. Sayonara.

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Mistretta La Profezia degli Incappucciati Giallo Mondadori Oro 30
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MISSIONE IMPASSIBILE – The S.H.I.T. Conspiracy 3

 

 

3. Missione Impassibile.

Avendo con cura riposto attrezzi e abiti da lavoro, Ahmed (il cui vero nome non era Ahmed ma abituarsi a quel piccolo segno d’indifferenza faceva parte della Missione Impassibile) percorse a ritroso il corridoio diretto agli ascensori; il tragitto si rivelò, non a caso, più affollato di quanto non fosse ogni giorno, a quell’ora. Si trattava a prima vista di impiegati e funzionari assegnati agli uffici di quel piano più altri in transito da altri piani e uffici: questo, in superficie. Ahmed notò con un minimale, interiore senso di soddisfazione la frenesia, il nervosismo, lo stupore e infine l’inorridita sorpresa che aleggiavano nell’aria diffondendosi tra i dipendenti della Grande Azienda come un virus, mano a mano che s’avvicinavano al ristretto locale da dove continuavano a provenire urla strazianti.

Con la consueta calma da fine turno l’inserviente raggiunse gli ascensori, premendo il pulsante di chiamata per la discesa; era di fondamentale importanza per lui mantenere il medesimo atteggiamento di sempre, quello più gradito ai suoi due datori di lavoro (impresa di pulizie e Grande Azienda). Bovina placidità sorridente, lieve ottundimento sensorio soporoso: Ahmed sapeva come attenersi al copione scritto per lui. Tranquillizzante, silenzioso, invisibile; parlare solo quando interrogati, ridere alle solite battute logore e stereotipate, pulire e disinfettare senza inutili polemiche sulla cattiva educazione generale. Un ruolo che richiedeva pazienza, nervi saldi e precisione: in fondo, bastava poco per rischiare il posto. Il semplice gesto di strofinare un dito sul ripiano d’una scrivania qualsiasi.

Nessuno avrebbe fatto caso a lui, neppure (e meno che mai) nel caos generato dall’avvenimento ancora in corso; nessuno avrebbe fatto domande né collegato Ahmed-non-Ahmed alla sciagura occorsa al Dottor Robertetti. Infine, nessuno lo avrebbe notato tornare l’indomani e riprendere servizio. Solo un addetto alle pulizie. Uno che pulisce la merda. Approfittando della cabina vuota, sfilò dalla tasca posteriore dei pantaloni il Libro Sacro aprendolo in fretta per rileggere gli appunti presi a matita nella facciata libera dell’ultima pagina; implorando mentalmente perdono per quella mancanza di rispetto studiò la missione che la voce elettronicamente alterata al cellulare, ascoltata la comunicazione in codice, gli aveva assegnato.

Nel frattempo, come una fenice risorta da ceneri decisamente maleodoranti, Robertetti emerse dall’angusto loculo nel quale era rimasto involontariamente imprigionato: urlante ma vivo, dolorante ma solo nella mente, sostenendo con entrambe le mani il voluminoso addome intatto. Nessuna ferita, nessun segno di morsicature a dispetto di quanto, con voce resa infantile dal terrore, lo stesso funzionario andava gridando a occhi sbarrati: – “Aiuto. Mi sta divorando. Aiutatemi. Fermatelo. Mi sta mangiando!!”. Non era quello l’orrore, non era quello a far ritrarre al suo passaggio i pur volenterosi colleghi accorsi. Robertetti non era divorato da un’orrida creatura, Robertetti ERA l’orrida creatura che andava descrivendo.

Del resto, oltre a trascinarsi con i pantaloni penosamente abbassati, era coperto di pasto serale e prima colazione fino agli occhi. E nessuno dei suoi colleghi si sarebbe fatto reclutare per quella Missione Impassibile.

(continua con le mollette sul naso. Il precedente episodio è QUI).

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Angolo delle letture disinteressatamente consigliate:

Just Ice – La Giustizia è un piatto che si serve a freddo.

 

THE S.H.I.T. CONSPIRACY 2: Dal profondo

Da conoscitore della materia qual era, il Dottor Robertetti intuì all’istante che qualcosa non stava andando per il verso giusto: il getto d’acqua non fluiva con il consueto scroscio argentino (per quanto Robertetti non avesse mai scoperto cosa c’entrasse l’Argentina. Ma era un problema ignorabile come la maggior parte di quelli che giacevano sulla sua scrivania); viceversa, dal profondo dell’ingiallita ceramica aziendale si stava sollevando un cupo, gorgogliante borbottio. Un ringhio basso e soffocato che non poteva appartenere a una semplice conduttura ostruita. Scostandosi d’istinto, i pantaloni non ancora risollevati, Robertetti osò l’inosabile; compì il gesto che in 47 anni di esistenza aveva sempre evitato, con accuratezza: abbassò lo sguardo in direzione del combinato disposto tra umanità e idraulica. In altri termini, osservò l’abisso.

Solo per scoprire che l’abisso stava osservando lui. Dal profondo.

Con. Un paio. Di. OCCHI.

I pantaloni, trascinati dalla pesante cintura in vero coccodrillo (con buona probabilità uno intero, valutando la circonferenza del Dottore) ricaddero sul pavimento piastrellato in elettrico blu a psichedelico contrasto con il grigio perla delle pareti; seguiti, in una frazione di secondo, da tre quotidiani, un contenitore termico e un ombrello portatile in caotica caduta libera. Le mani di Robertetti sventolavano in aria mentre il proprietario cercava di uscire dal bagno non accorgendosi che quel tentativo era frustrato da due ben precisi fattori: la sua stessa ingombrante mole e l’ambizione d’aprire la porta spingendo anziché tirare. In leggero ritardo sull’oggettistica già abbandonata alla forza di gravità, un fiotto di saliva esondato dalla bocca rimasta spalancata piovve sul piastrellato allucinatorio mentre gli occhi del funzionario rimanevano incollati sulla realtà (?) che si stava sollevando da quello che sino a pochi istanti prima altro non era che l’ordinario recipiente consacrato a un’egualitaria manovra liberatoria. Una realtà viscida, al tempo stesso acquosa e solida. Tremolante come budino e grumosa come un impasto mal riuscito.

Al culmine della paura e dell’orrore, Robertetti riuscì finalmente a urlare quando intravide i DENTI della creatura.

Purtroppo le sue urla non furono sufficienti a preservare un così valido funzionario (più volte proclamato “dirigente del mese”) dall’essere divorato; in un estremo sussulto di lucidità, prima di soccombere a quel destino atroce, il Dottore ebbe modo di riflettere per l’ultima volta sul significato e sui paradossi dell’esistenza. Quella creatura si era in qualche modo generata da lui (dal profondo, un altro profondo), in qualche modo; e dopo averlo divorato, lo avrebbe di certo digerito e… cosa? Assimilato? Espulso?

Mentre l’orrore terminava il non fiero pasto, ponendo le basi per la risposta che Robertetti non avrebbe più potuto conoscere, all’altro capo del corridoio esterno, chiuso nello stanzino di servizio, Ahmed (il cui nome non era Ahmed ma in quel posto del cavolo tutti lo chiamavano così. Da solo contro quattrocentotrenta indigeni convinti aveva deciso di chiamarsi Ahmed. Almeno lì) prese dalla tasca posteriore della tuta un cellulare usa-e-getta, componendo un numero a memoria. Al segnale di risposta l’interlocutore non fece seguire parola alcuna, avendo l’unico incarico di ascoltare. Toccava al giovane laureato in biologia, temporaneamente impiegato nei servizi di igienizzazione manuale (Ahmed o comunque si chiami, insomma) parlare.

– Sono io. Il fiore è sbocciato e si sta nutrendo. E’ “go” per la potatura. “Go” per la potatura.

(continua dopo l’angolo del giardinaggio. Il precedente episodio è QUI)

 

RESURRECTION - La serie che può cambiare la vosta mente. Alla lettera.
“RESURRECTION” – La serie che può cambiare la vostra mente. Alla lettera.
RESURRECTION - La serie che può cambiare la vosta mente. Alla lettera.
“RESURRECTION” – La serie che può cambiare la vostra mente. Alla lettera.
RESURRECTION - La serie che può cambiare la vosta mente. Alla lettera.
“RESURRECTION” – La serie che può cambiare la vostra mente. Alla lettera.
RESURRECTION - La serie che può cambiare la vosta mente. Alla lettera.
“RESURRECTION” – La serie che può cambiare la vostra mente. Alla lettera.

 

RESURRECTION - La serie che può cambiare la vosta mente. Alla lettera.
“RESURRECTION” – La serie che può cambiare la vostra mente. Alla lettera.

 

LA SPORCA DOZZINA

Includendo anche i cinque racconti della serie “Resurrection”, la sporca dozzina di cui parlo è il totale di racconti da me scritti e pubblicati da Delos Digital: il numero si spiega da sé (sono dodici, l’ho già detto?); l’aggettivo, invece, non è riferito a nulla di poco etico o igienico. Semplicemente, qui si tratta di apocalypse Zombie o battaglie stellari e senza tanti complimenti: se amate la fantascienza e/o l’horror, qui c’è parecchia carne al fuoco (ops).

Conto che abbiate fame. Il pranzo è servito chez “La Sporca Dozzina”,  QUI e QUI.

DODICI RACCONTI

Panoramicamente raccolti QUI, i dodici racconti che ho pubblicato con Delos Digital. Dodici viaggi nelle profondità del cosmo. Oppure, altrettante discese nell’oscurità di molte apocalissi. Dodici scariche di adrenalina da assumere a piacimento.

Buttateci un occhio (senza strapparvelo. Non è necessario).