Welcome in the Age of Demansionamento

“Un’altra novità introdotta dall’emendamento è la possibilità per l’azienda di demansionare un dipendente. Il testo, che modifica di fatto l’articolo 13 dello Statuto dei lavoratori, delega il Governo ad adottare «una revisione della disciplina delle mansioni, contemperando l’interesse dell’impresa all’utile impiego del personale in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale con l’interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita, prevedendo limiti alla modifica dell’inquadramento”. 

Il testo qui sopra, ripreso dal sito web de “La Stampa” di oggi (il grassetto è mio), illustra una delle innovazioni introdotte dall’emendamento del Governo, in discussione al Senato. Ci sono altre novità, ben più pesanti, come quelle relative al fatidico art.18; tuttavia, vorrei rubarVi un minuto per parlare del ‘demansionamento’.

Sono un lavoratore demansionalizzato. Uno dei tanti, davvero tanti, nell’azienda per la quale lavoro. Alla luce di quanto formulato all’interno dell’emendamento governativo, vorrei – serenamente & pacatamente, come amava ripetere il principale esponente degli sponsor dell’attuale Premier a me avverso – precisare quanto segue:

NON esiste alcun “utile impiego del personale” laddove, mantenendo inalterati inquadramento e retribuzione, si dequalifichino le mansioni. E’ umiliante sapere d’essere pagati per compiti inferiori, qualitativamente, a quelli che già si svolgevano. E’ punitivo, NON esiste alcuna “tutela della professionalità e delle condizioni di vita” se il giorno prima prendi decisioni di peso e assumi rischi e responsabilità e il giorno dopo, semplicemente, rispondi al telefono e riferisci. Dulcis in fundo, la “tutela del posto di lavoro” che è un dovere del datore di lavoro e un diritto del lavoratore, diventa l’argomento che le rappresentanze sindacali illustrano per farti anche sentire, oltre che umiliato e privato della possibilità di dimostrare il tuo valore, anche un parassita privilegiato: che vuoi, hai ancora un posto di lavoro e lo stesso stipendio. C’è gente che muore di fame, in questo paese.

Certo. Vero. E per ribadirmi quanto sono tutelato, il Governo del progressista riformista rottamatore nemico delle lobby e dei poteri forti e difensore dei deboli & degli oppressi s.p.a. farà approvare un articolo di legge apposito, volendo contemperare “l’interesse dell’impresa”. Credevo che il maggiore interesse di un’impresa risiedesse nel coinvolgimento attivo e partecipe di ogni dipendente, riconoscendo a ciascuno il proprio valore e ruolo. Qualsiasi serio studioso di scienza dell’industria vi dirà che non esiste dipendente più produttivo di un dipendente soddisfatto. Che stronzata, eh?

P.s.: il Premier è espressione e Segretario di un partito al quale, fino all’anno scorso, ero iscritto. Al momento, non ho ancora deciso di rinnovare la tessera: se passa l’articolo sul ‘demansionamento’, decisamente, non lo farò. Serenamente & pacatamente s.p.a.