24:p.d. – Leave Another Day

Quello che segue accade tra le 02:00′ e le 03:00′

Roma, vicinanze Eur, un’elegante quanto anonima palazzina a tre piani, chiusa da un’alta recinzione di mattoni. Telecamere ai quattro lati del perimetro ed agli ingressi. All’interno, silenzio e luci spente, tranne che all’ultimo piano: è l’ufficio del Direttore del riformato Controllo Tenuta Unitaria, l’ex-sindacalista Generale Epifani. A dispetto dell’ora tarda e della notte afosa è sveglio ed impeccabile nel suo completo giacca-e-cravatta; è solo, seduto ad una scrivania molto più design che praticità e sta rileggendo degli appunti. Si interrompe, sollevando la testa, quasi annusasse qualcosa – un problema, ad esempio.

“Ben arrivato, Jack”, pronuncia a voce alta, in apparenza rivolgendosi alle tende, chiuse a metà, della parete-finestra davanti a lui. E’ la zona della stanza più in ombra e non sarebbe così facile arrivare sino lì scalando la facciata della palazzina, eppure.. La tenda si muove appena, rivelando l’agente Giacomo Bauer, detto Jack. Ha l’aria disfatta, un vistoso cerotto che copre un brutto taglio sulla guancia sinistra, le nocche delle mani spellate e sanguinanti. Tuttavia è perfettamente rasato e non ha il benché minimo bisogno di andare in bagno: è normale, in questa serie.

“Signore, il nome è Giacomo, signore”, risponde. “Ah, davvero? Giacomo. Non suona bene come Jack, quindi ti chiamerò Jack. Dobbiamo imparare a comunicare meglio, dobbiamo recuperare il dialogo con il paese reale. Jack è più reale, Jack. So che sei di Trieste.. sei con il gruppo di Kuperlov? Anche lui è di Trieste ma con quel nome.. potrebbe benissimo essere una spia sovietica”, replica il Generale Epifani, aggiustandosi la cravatta e ravviandosi i capelli accuratamente pettinati.

“Signore, lei sa che la mia lealtà è per il Partito, non faccio parte di nessun gruppo. Ho fatto cose per questo partito delle quali non sono orgoglioso – ma le ho fatte per il bene del Partito. Non credevo che avremmo riaperto il CTU ma ne sono felice. L’Ulivo è in pericolo”, dice Giacomo/Jack sfiorandosi la guancia ferita con la canna della pistola, saldamente impugnata con la sinistra. “Jack, Jack.. l’Ulivo non c’è più, ragazzo”, risponde con aria mesta il Direttore. “Mi scusi, signore. Avevo dimenticato l’Unione”

“Quella la vorremmo dimenticare tutti, Jack.. ma non siamo più il Controllo Tenuta Unione. Ora c’è il Partito Democratico, quello che dobbiamo garantire è la tenuta Unitaria. Mai come ora, è necessario mantenere la massima coesione. Quello che si è verificato durante le votazioni presidenziali non dovrà mai più accadere.. a proposito, Jack: ma tu, dov’eri?”. Prima di rispondere, Jack spinge inavvertitamente la canna della pistola contro la ferita: “Sull’aereo del Presidente Prodi, Signore. Al ritorno”

Il Direttore Epifani sorride, un sorriso mesto come prima della sigla di un accordo: “Tutti ce la siamo vista brutta ma i pericoli non sono finiti. Siamo stretti in una morsa, il pericolo è sullo scacchiere internazionale: dove ci porterà la crescita della Gioventù Turca? Ed il misticismo dell’Area Dem-Catt? Ci possiamo fidare dei filocomunisti islamici di Maxeem Daalem? E cosa ha riportato dall’esilio africano Valter Veltroni?”

Jack/Giacomo ha un guizzo, a quel nome. “Roma, Signore. Non si è mai mosso da Roma”. La replica del Direttore è secca: “Davvero? E perché, allora, ha i vestiti coperti di sabbia? I mocassini pieni di sabbia? Persino quando parla, si sente sapore di sabbia!”

“E’ una tattica, Signore, non dobbiamo farci coinvolgere. E’ sempre stato esperto nell’arte di scivolare via, come sabbia nella clessidra. E lasciar scorrere il tempo. Non è l’unico, a giocare con il tempo: c’è anche chi lo vorrebbe accelerare”. Jack s’interrompe, temendo d’avere detto troppo: non fa parte dei suoi compiti, giudicare; lui deve lavorare su ciò che unisce, non su ciò che divide. Ma ora che l’ha evocata, l’ultima ombra di divisione sembra stagliarsi come un gigante nella stanza illuminata solo da un abat-jour.

“Parli dell’Infante di Toscana, forse?”, sbotta il Direttore con un sogghigno così perfido da sembrare confindustriale, “colui che vorrebbe mandarci tutti in pensione infischiandosene delle nostre capacità, della nostra esperienza, di tutto..” – è solo un istante ma Jack coglie la rabbia repressa nella voce del Direttore, prima che concluda – “tutto quello che abbiamo fatto, in tutti questi anni”. Jack non vorrebbe, ma la puntualizzazione che segue fa parte dei suoi compiti.

“Non è l’unico a pensare che il bilancio del passato sia alquanto.. discutibile, Signore. Non spetta a me dirlo. E se posso, vorrei finalmente sapere perché mi ha richiamato in servizio. Signore”. Il Direttore lo osserva con attenzione, stringendo gli occhi come un falco che si concentri sulla preda. “Ben detto, Jack. Non spetta a te. E nemmeno a qualcuno che ha studiato la politica al Trivial Pursuit. Vuoi sapere perché ti ho richiamato? Non ci crederai, Jack – è sempre la solita vecchia storia. Volano pallottole e tocca a te fermarle. Dobbiamo arrivare al Congresso ed aprire una nuova fase”.

Lentamente, Jack rimette la pistola nella fondina, sotto l’ascella destra. Ha lo sguardo triste ma è probabilmente dovuto alle due arcate sopraccigliari, entrambe fratturate. “E’ un onore essere richiamato in servizio, Signore. Come ha detto lei, è una vecchia storia. Soprattutto quella della fase nuova. Ad ogni modo, sorveglierò il Partito e farò del mio meglio. Sono pronto”. Il Direttore riprende in mano i propri appunti, li osserva pensoso per un istante, quindi torna a rivolgersi a Jack: “Sto completando il mio rapporto. Sono in carica fino al Congresso e farò di tutto per arrivarci al meglio. Riceverai le tue istruzioni via file, farò modificare lo Statuto di modo che tu possa avere un tablet”.

In silenzio, si stringono la mano, entrambi consci della gravità del proprio compito. Jack si avvia verso la porta (in realtà, vorrebbe calarsi dal balcone ma questa se la tiene buona per un altro episodio); prima di uscire, volta la testa verso il Direttore. “Una parola, Signore”

“Jack?”

“Le modifiche allo Statuto non portano mai nulla di buono, Signore”

“Buonanotte, Jack”.

02:59′:57″…02:59′:58″…02:59′:59″