Nel merito del merito

http://www.youdem.tv/doc/276858/renzi-cambieremo-litalia-posso-perdere-le-elezioni-non-la-faccia.htm

Condivido per NON condividere: agli studenti della Georgetown University è stata propinata una lezione di meritocrazia da parte di un Premier il cui principale merito non è quello di essere stato eletto con un voto (e anche il voto elettorale è una misura di merito) bensì quello di essere entrato nel merito di uno statuto di partito per modificarlo a proprio esclusivo vantaggio: senza queste modifiche, non avrebbe potuto partecipare alle primarie (dato che ricopriva già una carica pubblica dalla quale avrebbe prima dovuto dimettersi) né far partecipare alle votazioni i non iscritti, quando solo gli iscritti avrebbero titolo di merito per eleggere un segretario nazionale di partito (è come se per eleggere l’amministratore delegato di un’azienda, il consiglio di amministrazione facesse votare anche l’omologo organismo delle aziende concorrenti). Con quale merito, quindi, il Premier discetta di merito ai meritevoli studenti della Georgetown? Facile: per meriti acquisiti, come le riforme. A tirar fuori documenti dai cassetti e far finta che siano idee sue, è bravissimo: di questo, bisogna dargli merito.