FLOOD

FLOODFLOOD – La comandante Nora Sokolova non è tipo da rifiutare un incarico o una missione, non importa quanto pericolosi. Ciò che le sta a cuore è vendicarsi del proprio passato. Per questo, è disposta a trasportare un carico di passeggeri davvero particolari alla volta di un gigantesco pianeta ricoperto quasi per intero da un unico e tempestoso oceano: Flood. Un pianeta dichiarato “impossibile da terraformare”. Impossibile anche per la Comandante evitare di porsi domande, sui passeggeri e sulla strana destinazione. E sui veri motivi di quella spedizione…

 

Pubblicazione numero 57 della collana “CHEW-9” edita da Delos Digital, “Flood” è il terzo mio contributo personale alla serie. Dall’ 8/2/2022 in tutti gli store della galassia (e oltre).

 

INFERNO SOLO ANDATA

“Inferno solo andata”, racconto numero 53 della serie “The Tube Exposed” è in arrivo dal 4 Maggio sul binario di Delos Digital nonché sugli scaffali virtuali dei migliori store elettronici. E’ il mio sesto contributo alla saga; ripercorre i miei temi preferiti (anche le mie “gag” preferite) con qualche ambizione metaforica in più. Stiamo tutti attraversando un periodo particolare e non per un solo aspetto: per uno, principalmente, ma anche per tanti altri. Ecco, il protagonista di questo racconto è un non-eroe dei nostri giorni; un “campione” ma soltanto in termini di studio. Preparatevi a un viaggio dai molti livelli, a una discesa agli inferi di una mente più devastata dalle proprie paure che dal Morbo…

I biglietti per l'”Inferno solo andata” si possono trovare qui:

The Tube Exposed_53
Quando esce di casa, quella mattina, Paolo Moretti ha un piano ben preciso da seguire. Nulla deve impedirgli di raggiungere lo scopo, ogni mezzo è lecito. Sarà premiato ben oltre i suoi demeriti.

UN BRANCO DI ANIMALI DIRETTI ALLA TORRE

Un Branco di Animali diretti alla Torre, ovvero movimenti in classifica (Amazon) per tre dei miei racconti horror: “Paranoia Park: Il Branco”, “Animali” e “La Torre”. Grazie a chi ha voluto lasciarsi tentare da queste piccole gemme sanguinanti e da chi, magari incuriosito da questo post, vorrà incuriosirsi a propria volta. A proposito: per un consiglio personale (se vi va), date un’occhiata anche a “Just Ice”. Stessa serie stesso tema solo… “Just” una sfumatura di amaro in più. Senza tralasciare gli ingredienti ormai classici di ogni buon zombie-racconto.

Tutto reperibile QUI, QUI e QUI (nell’ordine, Amazon – Delos Store – Delos Digital).

Galleria copertine:

Un Branco
Un Branco
di Animali
di Animali
diretti alla Torre
diretti alla Torre
JUST ICE - The Tube Exposed # 33 - Delos Digital
Just Ice – La Giustizia è un piatto che si serve a freddo. Molto freddo.

DELIRIO IN ALTA CLASSIFICA

Delirio in alta classifica: si materializza al numero 6, nella sezione dedicata ai racconti brevi, “I Cancelli del Delirio“, uscita nr. 28 della mitica serie “Chew-9” creata e curata da Franco Forte per Delos Digital (*).

Sinossi veloce (no spoiler): Quando i cancelli del delirio si spalancano, entrare non è una scelta, uscire non è un’opzione. E quello che resta in mezzo, eventualmente, è la realtà.La terrazza di un palazzo misterioso, eretto a sfidare le gigantesche onde di un oceano senza confini; una cella dalle pareti cangianti, nascosta in un tempio; un giardino rigoglioso, adagiato in un cratere lunare. Hannah apre gli occhi e neppure ricorda il suo nome: rimettere insieme i pezzi, poi, sarà soltanto doloroso. Il dolore magnifico e insormontabile del Chew-9, la droga del benessere.

Detto tutto, anticipato niente. Accomodatevi, per il Delirio in alta classifica i Cancelli sono spalancati…

Disponibile sulle pagine di Amazon, Delos Store e Delos Digital, insieme agli altri racconti che recano – casualmente – il nome del sottoscritto in copertina alla voce autore nelle collane “The Tube Exposed” e “Chew-9” (dettaglio qui sotto) ai seguenti, imprescindibili, recapiti link:

per AMAZON andate QUI;

per DELOS STORE volate QUI;

per DELOS DIGITAL navigate QUI.

 

(*) Per Delos Digital ho pubblicato anche, nella serie The Tube Exposed i racconti Paranoia ParkParanoia Park: Il Branco (2014); La torre (2015); Animali (2016); Just Ice (2017). Nella serie Chew-9, sono apparsi I cancelli del cielo (2014) e Mandato di cattura (2015).

I Cancelli Del Delirio
I Cancelli Del Delirio
Classifica Amazon racconti brevi SF 26062020
Classifica Amazon racconti brevi SF 26062020

CONSIGLI PER ULTERIORI ACQUISTI

Consigli per ulteriori acquisti, oggi: vista la presenza contemporanea ai piani alti della classifica di “La Torre” e “Animali” (accludo schermata dimostrativa, posti 5 e 6 rispettivamente); considerato che si tratti di due lavori che ho già più volte segnalato e illustrato, accludo questa volta le copertina di due (ulteriori) titoli di mia produzione: “I Cancelli del Delirio” e “Mandato di Cattura”. Due robuste scorribande SF (fantascientifiche, insomma), due viaggi allucinanti arricchiti da un ingrediente particolare: la “droga del benessere”, il CHEW-9 che dà il titolo a tutta la serie (creata da Franco Forte, anche autore di 12 dei 52 capitoli sin qui pubblicati) della quale questi due racconti fanno parte.

Link utili per gli ulteriori acquisti QUI, QUI e QUI.

Pronti per il decollo?

Ulteriori acquisti - I Cancelli Del Delirio
Quando i cancelli del delirio si spalancano, entrare non è una scelta, uscire non è un’opzione. E quello che resta in mezzo, eventualmente, è la realtà.
Ulteriori acquisti - Mandato di Cattura
Per la squadra SEC11 della Polizia Stellare, in servizio all’estrema periferia dell’universo colonizzato, un mandato di cattura non è cosa di tutti i giorni…

Classifica Amazon racconti SF

PROGRESSO IN LAVORO (OVVERO: LAVORI IN CORSO)

Progresso In Lavoro (ovvero: lavori in corso): nuova grafica, nuovo look, consueti contenuti. Non tutto è ancora a posto – per esempio, non riesco a ottenere il link alla pagina FB – ma continuo a lavorarci sopra. Nel frattempo, pareri & consigli sono graditi. Grazie.

(e sempre nel frattempo, i miei racconti continuano a essere disponibili QUI, QUI e QUI).

Lavori in (maldestro) corso
Nuova grafica P.I.L.

ANIMALI IN CLASSIFICA

Animali in classifica: ovvero il mio racconto “Animali” al galoppo nelle classifiche di Amazon. Seguite le tracce… (QUI e QUI. E anche QUI).

Animali. Zombie. Predatori… Dentro il recinto e ovunque….Da quando gli zombie sono sbucati dalla metropolitana, a Stella, Friedrich e Doc è rimasto solo il Rifugio per cani: quella che prima era un’attività volontaria si trasforma nell’unico modo per andare avanti. Non che sia facile, oppressi da necessità primarie, assediati dagli zombie, odiati e perseguitati dagli Altri. E quanto Tobe, il pastore tedesco amato da Stella, fugge, tutto si complica…

 

Animali in classifica
Animali_classifica Amazon
Animali in classifica
Animali_box Amazon

 

RESURRECTION – la serie

Ammetto che parlare di RESURRECTION – la serie (ancora, l’avevo già fatto QUI) nel periodo natalizio potrebbe sembrare incongruo o fuori tempo. In realtà, questa serie di racconti affronta un tema decisamente svincolato da momenti o epoche particolari, pur racchiudendo in sé un grande tema etico: cambiare mente, inteso alla lettera. In senso materiale. Ambientato in un ipotetico anno 2076 dove i progressi ottenuti dalla scienza nel campo della neuro-rigenerazione delle cellule cerebrali permettono di (ri)costruire un cervello nuovo e integro partendo da un cervello danneggiato (ovvero da un paziente in stato di morte cerebrale), “Resurrection” racconta le eventuali conseguenze e ricadute di una simile possibilità e riflette sugli aspetti morali del ‘richiamare in vita’ ciò che è stato scientificamente dichiarato ‘morto’.

Un passo avanti al mostro del professor Frankenstein e uno prima degli Zombie di Romero, il Rinato (protagonista involontario che dà anche il titolo al primo episodio) indaga in controluce su quella che in partenza appare come una meravigliosa opportunità ma nasconde un terribile prezzo da pagare.

Pubblicata in formato e-book da Delos Digital (dunque reperibile in primis nel curatissimo sito dell’Editore oltre che nei principali store online) la serie è suddivisa in cinque parti rispettivamente intitolate “Il Rinato”, “Impatto”, “Partita di Caccia”, “Allineamento”, “L’Altro”.

Inevitabile e conseguente conclusione: se siete incuriositi, preparatevi ad affrontare un’avventura che vi porterà a cambiare tempo, spazio, nozioni e soprattutto… a cambiare (sempre alla lettera) la vostra mente!

RESURRECTION - Un passo avanti per la specie umana o solo una nuova opportunità di inganno?
“RESURRECTION” – La serie che può cambiare la vostra mente. Alla lettera. Primo Episodio.
Un passo avanti per la specie umana o solo una nuova opportunità di inganno?
“RESURRECTION” – La serie che può cambiare la vostra mente. Alla lettera. Secondo episodio.
RESURRECTION - Un passo avanti per la specie umana o solo una nuova opportunità di inganno?
“RESURRECTION” – La serie che può cambiare la vostra mente. Alla lettera. Terzo episodio.
RESURRECTION - Un passo avanti per la specie umana o solo una nuova opportunità di inganno?
“RESURRECTION” – La serie che può cambiare la vostra mente. Alla lettera. Quarto episodio.
RESURRECTION - Un passo avanti per la specie umana o solo una nuova opportunità di inganno?
“RESURRECTION” – La serie che può cambiare la vostra mente. Alla lettera. Quinto episodio.

JUST ICE (LEGGETE BENE)

“JUST ICE” – Leggete bene, tanto sarà la pronuncia a portarvi sulla strada giusta: la Giustizia, al tempo degli zombie, è un piatto che si serve freddo. Molto freddo. Post- mortem.

Vagone numero 33 (!) del treno The Tube Exposed forgiato da Delos Digital, è un apocalipse zombie che, nonostante l’ambientazione, non riesco a considerare… irreale. Scoprite perché QUI.

Nel frattempo, antipasto:

JUST ICE (Leggete bene)

“Preludio in tre movimenti.

1.
Primavera.
Il cielo della mattina è bianco e sporco, la luce falsa e fastidiosa. L’aria fredda taglia come il filo di un rasoio; nessuno stormo si leva in volo, nessuna scintilla affusolata attraversa lo spazio aereo. Il silenzio innaturale è interrotto soltanto dal raschiare delle foglie secche sull’asfalto e dall’ininterrotto lamento gutturale che fuoriesce da gole squarciate e gengive scoperte.
Nessuna rinascita.
Solo un osceno ritorno – pensa l’uomo in tuta mimetica mentre attraversa l’ampio viale proprio in mezzo alla carreggiata; non c’è traffico, a meno di non considerare tale la lunga fila di auto e moto abbandonate che da giorni ostruisce la strada e non soltanto quella. L’uomo osserva l’asfalto sporco, polvere olio e altri liquami. Chiazze di sangue, anche. Un autobus bruciato, cinque auto coinvolte nel medesimo e incomprensibile urto, un camion con gli sportelli del rimorchio spalancati: i segni della razzia sono sparsi nel raggio di almeno venti metri. Nessun passante, non in vista almeno.
L’uomo avverte sguardi nascosti dietro finestre oscurate da tende polverose o assi di legno gonfie d’umidità; sguardi rapaci attraverso i vetri sfondati delle vetrine dei negozi e del piccolo centro commerciale.
Le vetrine della banca sono intatte e non soltanto perché a prova d’urto: il denaro è molto svalutato, al momento. Nessuno ne fa più uso. Prendi ora, paghi poi – ironizza l’uomo a voce alta (una voce arrochita e aspra che comunque non può dirsi ‘alta’. Non dopo quel brutto problema) spostando all’indietro l’elmetto. Ripensa agli sguardi nascosti, ne conosce di due tipi.
Quelli ancora con gli occhi e quelli che vedono con le orbite cave.
A proposito dei secondi, osserva con attenzione negli spazi tra le carcasse di auto così come all’interno dei veicoli: sa bene che le circostanze possono favorire spiacevoli incontri, è per quello che si trova lì. I cadaveri si annidano ovunque, non hanno preferenze particolari; la carcassa dell’autobus, in effetti, può essere un ottimo ritrovo per passeggeri in attesa di pasto ambulante. Deve solo avvicinarsi e lasciare che i maledetti fiutino il suo odore. Facile; ma per quanto possa essere funzionale ai suo scopi quel tipo di caccia è doppiamente rischiosa. Non gli piace essere un’esca, meno ancora non poterli abbattere.
Non che abbia paura, tutt’altro: vive ogni emozione al minimo da ben prima che la natura cominciasse a prendersi la giusta rivincita sui parassiti umani. Dentro di lui esiste un’unica stagione ed è fredda. A volte pensa di non avere più sangue nelle vene.
Solo ghiaccio.
Muovendosi con passo deciso ma non affrettato, abbandona la carreggiata per raggiungere il marciapiede alla sua sinistra: è arrivato a destinazione, deve solo scassinare la pretenziosa serratura elettronica del cancello; attraversare il giardino e restare in attesa dopo avere preparato la trappola. Lasciando che la storia segua il proprio, preordinato, corso.
Esattamente come gli zombie stanno seguendo lui.”

E questo è solo il Preludio…

Completate la sinfonia QUI

JUST ICE - The Tube Exposed # 33 - Delos Digital
Just Ice – La Giustizia è un piatto che si serve a freddo. Molto freddo.

 

MISSIONE IMPASSIBILE – The S.H.I.T. Conspiracy 3

 

 

3. Missione Impassibile.

Avendo con cura riposto attrezzi e abiti da lavoro, Ahmed (il cui vero nome non era Ahmed ma abituarsi a quel piccolo segno d’indifferenza faceva parte della Missione Impassibile) percorse a ritroso il corridoio diretto agli ascensori; il tragitto si rivelò, non a caso, più affollato di quanto non fosse ogni giorno, a quell’ora. Si trattava a prima vista di impiegati e funzionari assegnati agli uffici di quel piano più altri in transito da altri piani e uffici: questo, in superficie. Ahmed notò con un minimale, interiore senso di soddisfazione la frenesia, il nervosismo, lo stupore e infine l’inorridita sorpresa che aleggiavano nell’aria diffondendosi tra i dipendenti della Grande Azienda come un virus, mano a mano che s’avvicinavano al ristretto locale da dove continuavano a provenire urla strazianti.

Con la consueta calma da fine turno l’inserviente raggiunse gli ascensori, premendo il pulsante di chiamata per la discesa; era di fondamentale importanza per lui mantenere il medesimo atteggiamento di sempre, quello più gradito ai suoi due datori di lavoro (impresa di pulizie e Grande Azienda). Bovina placidità sorridente, lieve ottundimento sensorio soporoso: Ahmed sapeva come attenersi al copione scritto per lui. Tranquillizzante, silenzioso, invisibile; parlare solo quando interrogati, ridere alle solite battute logore e stereotipate, pulire e disinfettare senza inutili polemiche sulla cattiva educazione generale. Un ruolo che richiedeva pazienza, nervi saldi e precisione: in fondo, bastava poco per rischiare il posto. Il semplice gesto di strofinare un dito sul ripiano d’una scrivania qualsiasi.

Nessuno avrebbe fatto caso a lui, neppure (e meno che mai) nel caos generato dall’avvenimento ancora in corso; nessuno avrebbe fatto domande né collegato Ahmed-non-Ahmed alla sciagura occorsa al Dottor Robertetti. Infine, nessuno lo avrebbe notato tornare l’indomani e riprendere servizio. Solo un addetto alle pulizie. Uno che pulisce la merda. Approfittando della cabina vuota, sfilò dalla tasca posteriore dei pantaloni il Libro Sacro aprendolo in fretta per rileggere gli appunti presi a matita nella facciata libera dell’ultima pagina; implorando mentalmente perdono per quella mancanza di rispetto studiò la missione che la voce elettronicamente alterata al cellulare, ascoltata la comunicazione in codice, gli aveva assegnato.

Nel frattempo, come una fenice risorta da ceneri decisamente maleodoranti, Robertetti emerse dall’angusto loculo nel quale era rimasto involontariamente imprigionato: urlante ma vivo, dolorante ma solo nella mente, sostenendo con entrambe le mani il voluminoso addome intatto. Nessuna ferita, nessun segno di morsicature a dispetto di quanto, con voce resa infantile dal terrore, lo stesso funzionario andava gridando a occhi sbarrati: – “Aiuto. Mi sta divorando. Aiutatemi. Fermatelo. Mi sta mangiando!!”. Non era quello l’orrore, non era quello a far ritrarre al suo passaggio i pur volenterosi colleghi accorsi. Robertetti non era divorato da un’orrida creatura, Robertetti ERA l’orrida creatura che andava descrivendo.

Del resto, oltre a trascinarsi con i pantaloni penosamente abbassati, era coperto di pasto serale e prima colazione fino agli occhi. E nessuno dei suoi colleghi si sarebbe fatto reclutare per quella Missione Impassibile.

(continua con le mollette sul naso. Il precedente episodio è QUI).

=========================================================

Angolo delle letture disinteressatamente consigliate:

Just Ice – La Giustizia è un piatto che si serve a freddo.