THE TALKING DEAD – EPISODIO 7

THE TALKING DEAD

racconto a puntate

episodio 7

 

Avvicinandosi al paese, rallentò l’andatura preoccupato di non dare nell’occhio: infilare le mani in tasca per nascondere l’evidente tremore sarebbe stato facile ma l’esame dei suoi abiti, visti nel riflesso d’una vetrina non fu soddisfacente. La camicia era macchiata e così pure i pantaloni; da ultimo, l’avambraccio destro evidenziava segni difficilmente interpretabili come qualcosa di differente da una lotta. Non poteva proseguire. Non poteva farsi vedere così.

Tornare indietro, comunque, era escluso.

S’addossò al muro del vicolo, sul retro del negozio già chiuso nella cui vetrina s’era specchiato. L’oscurità era ormai calata sulla campagna, la vecchia e ormai inadeguata illuminazione stradale del paese stendeva deboli pennellate di giallo, tremolanti fiamme di candela mosse dalla brezza serale. L’oscurità era con lui, con un pizzico di fortuna avrebbe potuto arrivare all’altro capo del paese senza incontrare nessuno. In ufficio, aveva un cambio di vestiti.

Scrutò lungo la strada, da dove si trovava riusciva a osservare il corso principale fino alla piazza: le voci che sentiva dovevano provenire dal bar, unica attrazione locale aperta a quell’ora. L’altra era il cinema ma quello era stato spostato nel paese confinante, non aveva nessun bisogno di percorrere quella strada. La piazza, invece, la doveva comunque attraversare. Poteva arrivarci passando dalle laterali, evitando il corso; l’importante era sbucare a distanza dal bar e magari infilarsi subito sotto i portici delle case. A quell’ora, con quell’illuminazione, sarebbe stato solo un’ombra tra tante.

Quello era il piano A, al quale di sicuro avrebbe giovato il calzare scarpe da ginnastica, silenziose sull’acciottolato delle strade. Scelse il piano A, anche perché, a conti fatti, non esisteva un piano B. Non poteva tornare a casa, l’ufficio sarebbe stato il suo porto per la notte.

Si mosse, quindi, diretto agli uffici comunali.

 

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metallicleft

Nato a Milano nel 1960, diploma di Ragioniere, dal 1981 dipendente di quello che attualmente è uno dei principali gruppi bancari europei - questo, per la superficie. Al di sotto (o di lato), prova a scrivere e disegnare fumetti, sceneggiature per corto e lungometraggi, fino a quando la (quasi per gioco) partecipazione ad un concorso letterario estero per racconti brevi si conclude con un successo: primo premio al 1° Concorso Internazionale di Letteratura Fantastica della Repubblica di San Marino (1997), successo ripetuto nella terza edizione (1999). Più difficile essere profeti in Patria ma dopo debita serie di tentativi a vuoto pubblica il primo full-lenght (romanzo, insomma) nel 2004, "Extreme Defence" cui fa seguito, a maggio 2012 un prequel: "Extreme Defence: Sandriders" (Caosfera Editore). A luglio 2012 ripubblica "Extreme Defence" in versione e-book - e non solo perchè possiede già da anni un Kindle.