THE WALKING PDEAD – Diciannovesimo Episodio

Riassunto: empasse politico-cimiteriale nel paese di Sbagliate Creanza. Il sindaco-tintore Luca scopre di essere, dal punto di vista politico, un cadavere in avanzato stato di decomposizione. I suoi cittadini, viceversa, non si accorgono d’essere, dal punto di vista umano, dei cadaveri in avanzato stato di decomposizione. Una contraddizione filosofica di difficile soluzione – ma di sicuro  olezzo..

“Carne”. Non serve l’istinto del buon politico e neppure il buon senso del padre di famiglia per capire che la situazione sta precipitando; “carne”, Luca non ci aveva pensato – proprio per questo commettendo l’errore che i suoi cittadini gli stanno rimproverando. Non ha capito, non ha visto l’evolversi della crisi, le conseguenze. Ha perso di vista la gente, i veri bisogni.

Ad occhio e croce, escludendo i non-ritornati, su 150 anime, 120 bisogni in avanzato stato di astinenza da cibo. Un unico cibo, un solo alimento che può placare la fame del popolo: la carne. E  va già bene che nessuno stia precisando di quale qualità.

Anche se, da come lo guarda Pier Paolo Dito. Quella che gli cola dall’angolo della mascella pendula, non é forse bava?

“Quindi, fatemi capire: il punto centrale del programma é  provvedere ad un approvigionamento di carne tale da soddisfare le.. eehr.. nuove esigenze della comunità?”, domanda, ben sapendo di non poter ottenere altro che un deciso ciondolare di teste in segno di assenso. Un paio di teste, per l’intenso sforzo condivisivo, rotolano a terra – ma vengono subito recuperate. Luca prosegue, ragionando più tra sé, a voce alta, che con l’assemblea.

“E va bene, certo, ci dobbiamo adeguare al mutamento dei tempi, trovare soluzioni nuove  alla crisi, rispondere alle esigenze dei cittadini.. qualcuno mi dice come la pagheremo, tutta questa carne? Il nostro bilancio presenta entrate per diecimila euro e spese per dodicimila – siamo già in rosso di duemila euro. Qualche idea? Tagli al bilancio? Alle spese? Nuove entrate? Vendiamo metà della centrale del latte ai privati?”

Qui giunto, Luca s’accorge d’avere commesso un altro errore,  di nuovo la foga oratoria ha  fatto venire meno la lucidità  politica: la centrale del latte, da dieci anni ormai, é privatizzata al 100%. Anzi, passando di proprietà in proprietà,  ora non é più nemmeno italiana. Il sindaco-tintore sceglie di fare buon viso a  cattivo gioco, di attendere le proposte. Che arrivano, come no. Nell’ordine:

Qualche  idea? Tante, i cittadini sono una miniera, basta ascoltarli (riconosce la voce, é di nuovo Sara, al terzo cambio di T-shirt. Questa recita.”Il  popolo ha sempre raggione”, due ‘g’, sostantivo rafforzativo);

Tagli  al bilancio? Sì, aboliamo i contributi per le scuole private e facciamo liquidità vendendo gli immobili comunali (Luca sogghigna, non é l’unico a doversi aggiornare: l’unica scuola privata di Sbagliate Creanza era l’Istituto Informatico Bistazzoni, fallito dopo che  il Dott.Bistazzoni era stato arrestato per utilizzo del proprio hardware su software minorile. Quanto agli immobili comunali, l’unica proprietà di Sbagliate Creanza é il municipio, ricavato da una vecchia cascina. Il Comune sta ancora pagando il mutuo quarantennale per l’acquisto dal vecchio proprietario, il fattore Fedrighini, defunto da venticinque anni e dunque presente alla riunione – la proposta deve averla suggerita lui..);

Tagli alle spese? Un  coro: ridurre i costi dell’amministrazione comunale, dimezziamo i dipendenti (questa dura lo spazio d’un secondo, il tempo di precisare che i dipendenti comunali si quantificano in ragione di uno. Qualcuno propone di dimezzare ugualmente);

Nuove entrate? Qui grande intervento del leader del momento, pardon: del movimento, P.P.Dito: “Servono nuove entrate MATERIALI. Il popolo chiede carne e carne deve avere: abbiamo le scandalose percentuali dell’invenduto annuale, degli scarti, di tutto quello che le multinazionali della carne mandano al macero. Dobbiamo intervenire, dobbiamo requisire. Ed una volta creato questo flusso di carne in entrata …”

“No, per favore” pensa con improvviso e gelido timore Luca, “non un’altra proposta rivoluzionaria..”.  E’ un pensiero cattivo e viene subito punito, P.P.D. conclude:

“.. redistribuirlo sotto forma di SPUNTINO  DI CITTADINANZA”

Applausi (per lo più a braccio singolo), urla (di agonica gioia), approvazione famelica. Il momento è cruciale, Luca lo sa, soprattutto sa cosa deve fare. Ha scelto, non tornerà indietro.

“Sapete che c’é? Io questo programma non lo voto. Non voto un bilancio così. E siccome su queste materie, é in discussione la fiducia alla Giunta, non mi voto neppure la fiducia. E quindi, conseguentemente, mi dimetto. Fatevela da soli, la Giunta”.

E prima che qualcuno possa replicare, si avvia verso la porta dell’aula.

(continua – meno uno al finale di stagione. E senza aspettare Halloween)

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metallicleft

Nato a Milano nel 1960, diploma di Ragioniere, dal 1981 dipendente di quello che attualmente è uno dei principali gruppi bancari europei - questo, per la superficie. Al di sotto (o di lato), prova a scrivere e disegnare fumetti, sceneggiature per corto e lungometraggi, fino a quando la (quasi per gioco) partecipazione ad un concorso letterario estero per racconti brevi si conclude con un successo: primo premio al 1° Concorso Internazionale di Letteratura Fantastica della Repubblica di San Marino (1997), successo ripetuto nella terza edizione (1999). Più difficile essere profeti in Patria ma dopo debita serie di tentativi a vuoto pubblica il primo full-lenght (romanzo, insomma) nel 2004, "Extreme Defence" cui fa seguito, a maggio 2012 un prequel: "Extreme Defence: Sandriders" (Caosfera Editore). A luglio 2012 ripubblica "Extreme Defence" in versione e-book - e non solo perchè possiede già da anni un Kindle.