Riassunto: Luca, giovane segretario (nonché tintore) in quel di Sbagliate Creanza – operosa cittadina di provincia – si risveglia in ospedale dopo due settimane di coma. E’ solo l’inizio dei suoi problemi…
Mr.Pollici Supersviluppati riprende a strisciare lungo il corridoio, in cerca dell’unico attrezzo in grado di soddisfare il suo talento. Luca si guarda attorno, le camere che s’affacciano sul corridoio sono vuote e malridotte. Cosa sarà mai successo?
E’ a questo punto che si accorge di un confuso vociare, distante. Le scale sono davanti a lui, apre la porta a spinta e scende. Il brusio si fa più forte, viene dal piano inferiore. Luca ricorda il posto. Quel corridoio porta alla sala accettazione: per forza, deve esserci qualcuno. Lì, c’è sempre la coda. Ed infatti.
Quando apre la porta al termine del corridoio, ed entra nella sala non così ampia, trova la consueta confusione, il solito, umorale ed arrabbiato, affollamento. Con un paio di simpatiche differenze.
Tutti stanno mormorando la stessa frase. “MMMMGGGHHHtiiiichetGLLLroppoMMMGHHHaaari. GLLLLoppoooocaaariMMMMGGH”
E poiché i ticket sono troppo cari, ciascuno li paga strappandosi a morsi un pezzetto di carne e gettandola agli impiegati dietro gli sportelli. Ogni pezzo di carne viene diligentemente timbrato, siglato ed archiviato. Ognuno riceve la propria documentazione ma, anziché recarsi in reparto si rimette in coda. E paga un altro ticket.
Un pezzo alla volta.
In tutto questo, nessuno sembra fare caso a Luca. Quando il giovane decide di retrocedere verso le scale ed andarsene, d’improvviso, una figura gli sbarra la strada. La responsabile dell’Accettazione.
“Beh? Ce ne andiamo senza pagare?”
(continua)