Words and Music

Trascrivo testualmente dal sito nazionale del Partito Democratico una antologia quasi fresca di giornata del Renzi-pensiero:

“Non mi interessa la data di scadenza del governo – è stata la sottolineatura di Renzi – quella interessa a Letta non a me, io posso aspettare. L’importante è che non aspettino le famiglie, le imprese, la gente”;  (..) Passando a parlare del partito, Renzi ha affermato: “O tutti insieme ci diamo una smossa e proviamo a portare Pd e Italia o non si va da nessuna parte. La frontiera è esattamente dove sta il Pd”; (..) Rivolgendosi al segretario del Pd, il sindaco di Firenze ha affermato: “Se ci chiamiamo Pd, dobbiamo fare il congresso”. “Avevo capito – ha rimarcato – che non ti candidavi tu, non che non ci facevi fare il congresso. Dobbiamo rispettare le regole, sennò non si va da nessuna parte”. Per Renzi “entro il 7 settembre vanno fatte le regole, è una questione di principio. Chiediamo agli altri di rispettare le sentenze e noi non rispettiamo le scadenze?” E ancora: “Se divento segretario la prima cosa che rottamiamo saranno le correnti. Abbiamo bisogno di idee e di speranze, non di acrimonia e rivalità. Rottamiamo le correnti di questo partito se vogliamo un Pd che non perda le elezioni”. (..) “La speranza non si eredita, si conquista – è stata la conclusione del sindaco di Firenze -. Anche il Partito democratico non si eredita, si conquista”.

Letto bene? Ora, cambiamo musica (io sono decisamente più sinistra metallica del Sindaco of Florence) e diamo corpo alle parole – ovvero: cosa c’è dietro i jingle e gli slogan.

Lui può aspettare. Certo, fa apposta ad aspettare e non fare niente (soprattutto, non  partecipare mai alle Direzioni) così gli altri si logorano: Letta con il Governo, Epifani con le idi di Marzo permanenti del PD, Berlusconi e Grillo con le proprie ossessioni nevrotiche. L’importante è che non aspetti il Paese, anche se la frontiera è dove sta il PD. E dove sta il PD? Non si sa, abbiamo il navigatore guasto; Renzi, poi, è un boy-scout: lui si orienta con le stelle che da Terra, ormai, si vedono soltanto in caso di black-out. Ma per fare del PD la prossima saga di Star Trek, serve il congresso: gentile da parte di Renzi ricordare a Epifani che non deve candidarsi (si sa, questi anziani, con la memoria..), quanto alla data – beh, quello è un altro giochino per logorare gli altri. Lui, tanto può aspettare, magari nel frattempo fa il bis alle Comunali e fa i provini per “Chi vuol essere Segretario?”. E detto che una sentenza ed una scadenza NON sempre rappresentano una condanna, anche se il PD è condannato a cambiare segretario di continuo, la vera perla della settimana arriva qui: “Abbiamo bisogno di idee e di speranze, non di acrimonia e rivalità. Rottamiamo le correnti di questo partito se vogliamo un Pd che non perda le elezioni”. Ecco fatto: non mi aspettavo certo che dicesse idee DIVERSE e speranze COMUNI (non in senso municipale), ha detto solo due cose così, tanto per l’applauso. Il capolavoro è la rottamazione delle correnti: perché chiedere un’assunzione di responsabilità ed intelligenza quando, semplicemente, basta abolire le correnti? Quando sarà Segretario lui, ci sarà solo la corrente dei Renziani – gli altri, democraticamente, o si adeguano o sono fuori. Chiaro?

E per essere sicuro ed evitare fraintendimenti, aggiunge pure: il PD non si eredita, si conquista. Ah, che nostalgia, ritornano le gioiose macchine da guerra. Finalmente avremo un segretario heavy metal, con borchie e accette – i Manowar, insomma. Il ragazzo è proprio monocorde e pesante come uno qualsiasi dei loro dischi. Questo, tuttavia, mi conforta: se il terreno di scontro è questo, mi schiero con Hetfield ed Ulrich (Metallica, per i non adetti) al fianco.

For Whom The Bell Tolls, Sindaco.

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metallicleft

Nato a Milano nel 1960, diploma di Ragioniere, dal 1981 dipendente di quello che attualmente è uno dei principali gruppi bancari europei - questo, per la superficie. Al di sotto (o di lato), prova a scrivere e disegnare fumetti, sceneggiature per corto e lungometraggi, fino a quando la (quasi per gioco) partecipazione ad un concorso letterario estero per racconti brevi si conclude con un successo: primo premio al 1° Concorso Internazionale di Letteratura Fantastica della Repubblica di San Marino (1997), successo ripetuto nella terza edizione (1999). Più difficile essere profeti in Patria ma dopo debita serie di tentativi a vuoto pubblica il primo full-lenght (romanzo, insomma) nel 2004, "Extreme Defence" cui fa seguito, a maggio 2012 un prequel: "Extreme Defence: Sandriders" (Caosfera Editore). A luglio 2012 ripubblica "Extreme Defence" in versione e-book - e non solo perchè possiede già da anni un Kindle.